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Navigare negli stretti dei Dardanelli e nel Bosforo

Posted on : 18-10-2020 | By : Luigi | In : Tradizionale

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Navigare negli stretti dei Dardanelli e nel Bosforo

a cura del Comandante Antonio Cherchi

A differenza del Canale di Suez, di Corinto e di Panama, dove l’ingegno dell’uomo ha creato importanti vie di comunicazioni tra un mare e l’altro, tra un oceano e l’altro, i Dardanelli e il Bosforo sono nati quando è nata la Terra che nei suoi movimenti tellurici primordiali ha assunto la forma e le caratteristiche, tra mari e terraferma, che oggi conosciamo.

La natura ha creato questi due stretti dividendo due continenti: Europa ed Asia; lasciando all’uomo la possibilità di unirsi, nel bene e nel male.

Secondo il mito, eroi greci guidati da Giasone, partirono con la nave Argo, la prima mai costruita, alla conquista del vello d’oro nella Colchide. La leggenda ispirò Omero, Eschilo ecc. In effetti quella ex provincia romana (il Ponto) bagnata dal Mar Nero, a Sud del Caucaso, è una zona ricca di miniere di oro e di ferro.

Molta storia è stata consumata tra queste due rive, tra popoli di diverse etnie culturali e religiose; avvenimenti di guerra per la conquista del passaggio tra un continente e l’altro e tra un mare e l’altro.

Ed ancor oggi, più che nel passato, questi due stretti con le loro sponde ricche di storia, vengono utilizzati commercialmente per unire due mari: Mar Egeo e Mar Nero. Molte sono le navi in transito: petroliere, da carico, passeggeri, molte dirette a Istanbul. Gli stretti sono sotto sovranità turca.

Lo Stretto dei Dardanelli ha una lunghezza di 71 Km ed una larghezza che va da 1 a 10 Km, per una profondità massima di 90 metri; unisce via acqua il Mar Egeo ed il Mar di Marmara.

Dall’Egeo, in avvicinamento all’entrata, le navi contattano via radio VHF la stazione Piloti di Seddilbahir e l’Harbour Master di Canakkale. Il pilotaggio per il transito è obbligatorio per navi con T.S.L. superiore a 500 tonnellate. Durante la traversata le macchine devono essere sempre pronte alla manovra per motivi di sicurezza.

Il pilota imbarca al traverso del complesso di Seddilbahir di fronte alla baia di Anit. Particolare attenzione dovrà tenersi alla forte corrente contraria, caratteristica principale sia dei Dardanelli che del Bosforo, che può raggiungere 2 ÷ 4 nodi o più, ed al traffico di navi in uscita.

Si procede verso la baia di Canakkale, sempre in contatto radio, dove in prossimità, si riduce la velocità in attesa della pratica sanitaria e doganale.

Mentre la nave procede a lento moto, la lancia, con le autorità preposte a bordo, affianca la nave. Un ufficiale di bordo, con i certificati della nave richiesti, a mezzo biscaglina scende sulla lancia. All’ufficiale, dopo il controllo, viene rilasciato un certificato di pratica sanitaria che dovrà essere conservato tra le carte di bordo sino al ritorno della nave verso il Mar Egeo.

Assolte queste formalità (il tempo occorrente si aggira in media intorno a 10-15 minuti) viene ripresa la navigazione regolare con velocità adeguata alla corrente ed al traffico di navi e di natanti. All’altezza di Gelibolu (Gallipoli) sbarca il Pilota. La navigazione prosegue nel Mar di Marmara. Alla macchina viene segnalato «fine attenzione in macchina». Controlli e posizionamento nave sono continui a causa della corrente, particolarmente forte all’altezza dell’isola di Marmara.

Con l’avvicinamento al Bosforo è visibile a distanza il complesso del Serraglio (antica dimora dei Sultani) e la chiesa di Santa Sofia con la sua cupola ricoperta di lastre di rame.

Il Bosforo ha una lunghezza di 32 Km, larghezza media 1500 metri, profondità massima m 105. Conosciuto anche con il nome di “Corno d’oro”, lo stretto collega il Mar di Marmara al Mar Nero.

La navigazione è ostacolata da una forte corrente superficiale formata dalle acque più dolci del Mar Nero che scorrono verso il Mar di Marmara, Dardanelli sino all’Egeo. Una controcorrente di acque salate, in profondità, si dirige verso il Mar Nero. Incassata tra rive pittoresche coperte di rigogliosa vegetazione si affaccia, sulla costa Europea, la città di Istanbul (antica Costantinopoli) ed i suoi quartieri periferici.

Per l’entrata ed il transito del Bosforo si contatta in VHF la stazione Piloti. Nell’eventualità di dover effettuare operazioni di bunkeraggio si ancora a circa ½ miglio ad W-NW della secca Serraglio. Il Pilota per il transito imbarca in prossimità della diga esterna del porto di Scutari (di fronte ad Istanbul, costa asiatica).

L’attraversamento del Bosforo è una magnifica esperienza per l’attrattiva delle sue coste, i suoi caseggiati in prossimità delle rive, le sue chiese, minareti e pagode e per gli innumerevoli natanti che intrecciano le due sponde trasportando passeggeri e merci come se l’Europa e l’Asia di comune accordo avessero deciso di porgersi le mani malgrado tutte le difficoltà politiche ed economiche.

Ma, per il navigante non è facile godere questo magnifico scenario perché non deve allontanare lo sguardo dal transito in quanto primaria deve essere l’attenzione sul percorso da seguire, alla sempre corrente contraria ed al continuo movimento dei natanti e delle navi più lente che talvolta obbligano la nave alla manovra.

Dopo Buyukedere si dirige verso l’uscita dal Bosforo. All’altezza del forte di Poyraz si manovra e si rallenta. Il pilota sbarca. La nave prosegue con l’uscita definitiva dallo stretto. Al traverso di C. Rumili la nave è in Mar Nero per raggiungere uno dei numerosi porti delle sue coste.

 

Dal Mar Nero per l’Egeo di norma si dirige su C. Rumili. Dopo aver contattato via radio VHF la stazione piloti ed ottenuto il permesso si entra tenendosi sulla dritta lungo la linea di separazione del traffico riportata sulla carta nautica. La stazione piloti può richiedere di attendere; in tal caso sarà necessario penzolare fuori a E-NE di Capo Rumili.

Il pilota imbarca di fronte a Poyraz verso il versante costa Europea. Particolare attenzione, verso Sud Ovest, alla corrente che, se “in salita” era contraria, ora “in discesa” è favorevole e la nave può acquisire velocità maggiore, da 2 a 4 nodi (talvolta 5) più del normale.

In prossimità della baia di Buyukedere si procede a lento moto per la pratica sanitaria e doganale con lancia sottobordo con le stesse modalità della pratica all’entrata a Canakkale. Viene richiesto e consegnato il permesso di Sanità rilasciato a Canakkale. Attenzione va posta alla controcorrente di sponda che va in senso opposto alla corrente generale dello Stretto.

Svolte dette formalità, la nave prosegue verso l’uscita del Bosforo dove presso Capo Serraglio (Istanbul) sbarca il pilota. Segue la navigazione nel Mar di Marmara sino a Gallipoli (Gelibolu) località d’imbarco del Pilota per il transito e l’uscita dai Dardanelli. A Capo Mechemcht sbarca il pilota e la nave entra in Egeo.

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