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Comete e Meteoriti

Posted on : 06-10-2014 | By : admin | In : Astronomica, Letture

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Le comete sono corpi celesti che rivoluzionano intorno al Sole descrivendo, generalmente, orbite ellittiche con grandissima eccentricità e rilevante inclinazione rispetto al piano d’eclittica. Una cometa essenzialmente formata da un nucleo, di 10-15 Km di diametro, costituito di materiale congelato, principalmente acqua e biossido di carbonio , misto a polveri.

La massa è modesta, in generale non supera il miliardesimo della massa della Terra. Quando la cometa si trova lontana dal sole il nucleo è inattivo, ma quando la cometa si avvicina al sole il calore fa evaporare parte del materiale congelato dando luogo alla chioma, che circonda il nucleo, e alla caratteristica coda. La coda si forma per l’effetto del vento solare sui gas di evaporazione che vengono sospinti lontano per centinaia di milioni di chilometri.

La coda, sempre opposta al sole, segue il nucleo nella fase di avvicinamento al perielio; lo precede nella fase di allontanamento; poi via via scompare. Durante la formazione della coda, specialmente intorno al perielio, la massa della cometa è soggetta ad una lieve e continua perdita.

Vi sono due tipi di comete: quelle che hanno orbite ellittiche e che quindi ritornano periodicamente (la cometa di periodo più breve, 3,3 anni è denominata Encke, quella di più lungo periodo noto, 76 anni, è Halley, con l’afelio entro l’orbita di Plutone) e quelle aperiodiche che hanno orbite iperboliche o paraboliche che, non essendo chiuse, passano una sola volta vicino al Sole e poi si disperdono nello spazio. La velocità è minima all’afelio e quindi le comete di lunghissimo periodo passano la maggior parte del tempo a distanze molto grandi dal Sole, formando una nube, detta nube cometaria di Oort (Jan Oort è l’autore di questa teoria) che si trova ad una distanza dal sole di oltre un anno luce. Porzioni della nube verrebbero dirottate, per qualche perturbazione esterna, verso il sole. Si pensa che le comete si siano formate 4,6 miliardi di anni fa. Il loro interesse scientifico sta proprio nel fatto che la materia di cui sono composte è molto antica e risale agli albori del sistema solare.

Da quando gli astronomi tengono traccia delle loro osservazioni, cioè in epoche storiche, sono state osservate più di 1000 comete. Dopo Tycho Brahe un grande studioso di comete fu E. Halley da cui prese il nome la cometa da lui lungamente studiata. Fu avvistata la prima volta, con certezza, dai Cinesi nel 240 a. C. ed è possibile che sia la vera cometa di Natale (anche se il dubbio in questo caso è dovuto all’anno esatto della nascita di Cristo e non alle conoscenze astronomiche). Halley predisse il ritorno nel 1758 ma non poté osservarla, morì qualche anno prima. È ritornata sui nostri cieli nel febbraio 1986. Fu inviata la sonda spaziale « Ciotto » per studiarne le caratteristiche fisiche; la sonda sfiorò il nucleo, fu danneggiata dall’urto di particelle cometarie, successivamente fu posta in orbita intorno al Sole.

A motivo della costituzione per così dire granulare del nucleo cometario l’attrazione gravitazionale del sole sui singoli materiali che lo compongono dà luogo ad una lenta disgregazione del nucleo stesso. Ciò avvenne per le comete di Tuttle, Tempel e di Biela e di altre ancora. La cometa Biela fu scoperta da Schiaparelli nel 1826. La cometa riapparve nel 1846 con due nuclei. Il 27 novembre 1872 invece delle due comete venne notata una pioggia intensissima di stelle cadenti, oltre 30. 000 in sei ore: la Terra in quel giorno tagliava l’orbita della scomparsa cometa Biela! Le meteore, incontrando l’atmosfera terrestre e attraversandola a grandissima velocità s’incendiano per l’elevato attrito; i frammenti più grossi, meteoriti o bolidi, talvolta si schiantano sulla superficie terrestre. Tra i tanti meteoriti si ricorda la « pietra nera» della Mecca, tanto adorata dai maomettani.

L’astronomo C. Schiaparelli (1835-1913) fu un grande studioso di comete.

Le stelle cadenti sono più numerose nella prima decade di agosto e in novembre. Sembrano provenire da un certo punto del cielo denominato radiante. Il radiante di agosto è nella direzione della costellazione del Perseo; in novembre i radianti sono nelle direzioni delle costellazioni del Leone e dell’Andromeda. Non tutte le stelle cadenti hanno origine dai residui cometari; sporadici aereo liti provengono dagli spazi siderali occupati dalla nube di Oort o da nebulose oscure (1).

Infine nel cosmo del sistema solare c’è la polvere meteorica, minutissimi « sassolini» che hanno lasciato abrasioni nei veicoli spaziali.

I fenomeni delle comete e dei meteoriti, affascinanti quanto ancora misteriosi, hanno suggerito a G. Pascoli i bellissimi versi della poesia X Agosto; ne ricordiamo alcuni: « S. Lorenzo … / E tu, Cielo, dall’alto dei mondi / sereni, infinito, immortale, / oh, d’un pianto di stelle lo inondi / questo atomo opaco del Male ». 

(1) Presso la stella γ Andromedae c’è la famosa nebulosa di Andromeda (M 31) galassia del tutto simile alla nostra Via Lattea, unica galassia esterna visibile a occhio nudo e la più vicina (700 mila anni luce) dopo le Nubi di Magellano che sono considerate piuttosto galassie satelliti del nostro sistema. La composizione stellare della Galassia fo inconfutabilmente dimostrata da Herschel e da Galileo.

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