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Antares e l’astrofilo

Posted on : 27-09-2014 | By : admin | In : Astronomica

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Le posizioni reciproche Terra, Sole e costellazioni danno luogo a fenomeni celesti interessanti ma di non immediata interpretazione. Pertanto è opportuno assecondare la lettura delle note che seguono seguendo la figura simile a quella del paragrafo Tramonto e sorgere di Sirio; ma completamente in chiave reale. Tutto ciò per meglio capire le fasi di opposizione, tramonto eliaco, congiunzione, sorgere eliaco, e ritorno all’opposizione.

“Una sera un viandante nota una costellazione -elevata non più di 25° rispetto all’orizzonte- mai notata prima, ma che dalla forma intuisce che debba essere la costellazione dello Scorpione (per i tre tentacoli e la coda in basso). È il 30 Maggio. Dirige verso il lungomare per osservarla davanti alla rosa dei venti: qualche grado meno di 180°. Si allontana e si propone di ritornare.

Osserva di nuovo Antares: ora è proprio a Sud; a mezzanotte, 24.00 del 30 Maggio. Ha un primo significativo dato: la stella più luminosa –Antares α Scorpii– stava transitando al meridiano; indicazione data dal rilevamento 180°, Sud. Antares è in opposizione al Sole a mezzanotte del 30 Maggio.

Iniziò da quella sera una sistematica attenzione al cielo stellato in generale, ma in particolare per la suddetta costellazione per capire, possibilmente, qualcosa di più sulla combinazione dei moti diurno e annuo del nostro pianeta e per cominciare a conoscere le costellazioni.

L’osservatore è in latitudine 40° Nord, circa. Il lettore può seguire meglio il discorso dando contemporaneamente uno sguardo alla cartina del cielo stellato.

La sera del giorno dopo la serenità del cielo gli consente di rivedere Antares e la sua corte di stelle (la seconda stella molto luminosa è λ Scorpii: Shaula) appena sopra l’orizzonte, per E-SE circa. Un suggerimento al lettore è quello di disegnare una figura simile a quella di Sirio. Costellazione dello Scorpione, orbita di rivoluzione della Terra intorno al Sole; il piano orizzontale dell’osservatore è disegnato con un segmento tangente; tale piano orizzontale è riportato all’esterno della sfera celeste; piano visto dall’osservatore che dà le spalle al cardine Nord. I quattro punti significativi sono corrispondenti a: Congiunzione (1 Dicembre), preceduta dal tramonto eliaco il 26 Ottobre, seguita dal sorgere eliaco il 27 Dicembre; Opposizione (30 Maggio).

Si fa notare che il piano orizzontale dell’osservatore ruota continuamente, per effetto della rotazione terrestre:

Inoltre la sua rotazione da 1 – 1 a 2 – 2 sia al sorgere che al tramonto è antioraria, come la rotazione della Terra.

I semipiani orientali (E) ed occidentali (W) dell’orizzonte sono “visti” da un osservatore che dà le spalle al Nord.

Scorpione era appena sorta, alle ore 20 e qualche minuto. Alla prima alba del giorno dopo l’astrofilo scorge la costellazione; la vede vicina all’orizzonte e declinare verso il suo tramonto: avvenuto alle ore 4 circa.

Era scattata nel viandante la molla della curiosità per l’Astronomia. A distanza di un mese, il 29 Giugno l’astrofilo ritorna sulla rosa dei venti per annotare l’ora del transito di Antares al meridiano (Sud): ore 22.00.

Riflette: due ore di anticipo accumulato in 30 giorni. 120 minuti in 30 giorni. 4 minuti al giorno .. Ecco: “l’apparente anticipo, detto accelerazione delle stelle fisse”! (o ritardo del Sole, come anche può essere denominato!); comunque una questione di calendario; riflette qualche secondo e conclude: “sì! sarà quasi certamente (ma senza quasi!) è il movimento apparente del Sole intorno alla Terra in senso antiorario!

È il reale senso di rivoluziona della Terra intorno al Sole. “Farò qualche calcolo di verifica con le Effemeridi”.Antares e l’astrofilo 2

La notte del 29 Giugno, alle ore 24, la costellazione è proprio all’opposizione rispetto al Sole: Sole – Terra – Scorpione, sullo sfondo del firmamento. Dalla mezzanotte di quella prima sera (30 Maggio) era iniziato il moto apparente di avvicinamento di Antares verso il Sole.

Disegna la figura col moto di rivoluzione della Terra (sempre ruotante intorno al proprio asse polare). Mette il punto della futura congiunzione C del Sole con Antares (metà anno, sei mesi circa, dalla opposizione O). In congiunzione –C– col Sole, Antares non sarà visibile. Si ricorda di aver letto che prima della fase di congiunzione c’è un giorno in cui Antares sarà visibile, l’ultima volta prima di entrare nella fase di offuscamento nella luce solare: il cosiddetto “tramonto eliaco” dopo il tramonto del Sole. “Farò dei calcoli in merito”. Li farò anche per conoscere la data del sorgere eliaco, al primo mattino, prima del sorgere del sole: “sorgere eliaco”. Considera che i due punti, tramonto e sorgere eliaci, non sono simmetrici; per essere simmetrici con la congiunzione l’ascensione retta deve essere 90° o 270° (asse solstiziale di simmetria con l’eclittica). I risultati (già anticipati) sono: tramonto eliaco 26 Ottobre, sorgere eliaco: 27 Dicembre. Nel paragrafo precedente sono stati descritti questi eventi con l’enfasi dell’immaginazione di essere insieme alle antiche popolazioni dell’Egitto, e della Magna Grecia in generale.

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